Cos'è un sistema di riscaldamento serra?

La scelta sul tipo di impianto di riscaldamento della serra presuppone la conoscenza di parametri di ordine tecnico rilevanti ed è fortemente condizionata anche da caratteri di tipo economico che devono essere considerati. Non esiste un impianto ideale bensì esistono impianti che riescono a creare condizioni climatiche idonee a mantenere uniforme il clima , all'interno della serrasempre tenuto conto delle caratteristiche della coltura impiantata all'interno. Ciò che viene comunemente chiamato "microclima" altro non è che la migliore condizione climatica dalla radice al fusto della pianta, garantita artificialmente da impianti di riscaldamento o di raffrescamento (chiamati cooling). La scelta di riscaldare la serra è determinata nella maggior parte dei casi, dalla necessità di proteggere le colture da eccessivi sbalzi termici che potrebbero danneggiare le piantine, ma è determinata anche dalla volontà di intensificare il prodotto.
Gli impianti di riscaldamento comunemenete installati sono solitamente composti da:

− un generatore di calore chiamato caldaia, alimentato a gasolio o a metano, che riscalda l'aria della serra (generatore d'aria calda)
− un generatore di calore denominato caldaia, alimentato a gasolio o metano che riscalda acqua calda ad una temperatura inferiore a 100°C. L'acqua viene poi distribuita attraverso condutture di mandata e ritorno, e per mezzo di corpi radianti o di aereotermi riscalda la serra.
Le parti fondamentali di un impianto si riscaldamento sono dunque la caldaia ed il mezzo scelto per la distribuzione dell'aria calda. La differnza fra i due sistemi sta tutta nell'esigenza del tipo di flessibilità che si vuole dare all'impianto: infatti il primo tipo di generatore può essere di tipo mobile, mentre il secondo tipo di impianto è fisso per via delle condutture di mandata e di ritorno.
La distrubuzione dell'aria può essere verticale o orizzontale. Come è noto il calore tende a dispordersi facilmente er via della tendenza a stratificarsi verso l'alto: per ridurre questa disporsione, i comuni generatori usati in serra sono in grado di riscaldare a bassa temperatura (circa 36°C) producendo grandi quantità di aria a bassa velocità di uscita.
La scelta sul tipo di distribuzione da dare all'aria calda all'interno della serra è fondamentale per ridurre gli sprechi. La distribuzione in senso orizzontale presenta maggiori problemi rispetto a quella verticale sebbene essa possa essere migliorata con la previsione lungo le condutture dell'impianto di canali forati.
Esiste anche la possibilità di prevedere impianti di riscaldamento tipo suolo/pavimento. In questo caso il riscaldamento interesserà anche il suolo e sarà realizzato con tubazioni in plastica di adeguata sezione, disposta a circa 40 cm di profondità e ad adeguata distanza l'una dall'altra di almeno 30 cm al centro e 15 cm ai lati. In questo caso la temperatura di eserizio sarà più elevata, a circa 50°C.

E' possibile infine predisporre un impianto di riscaldamento dei bancali installndo i corpi radianti nella parte superiore di questi o nella parte inferiore a seconda che si voglia una concentrazione di energia nel substrato ( solo sotto) oppure anche sopra la piantina, ossia anche nell'aria.
Tutti gli impianti di riscaldamento sono cosituiti da sonde o sensori per la rilevazione della temperatura. Una centralina elettronica elabora i dati e garantisce che i dati preimpostati dall'operatore siano sempre rispettati, allarmando se del caso, per malfunzionamenti o problemi di ogni genere. In questo modo si garantiscono i requisiti indispensabili di un buon sistema i controllo che sono: l'affidabilità delle apparecchiature impiegate che devono seguire standard qualitativi precisi; precisione delle informazioni e funzionalità dell'aparecchiatura acquistata.