Il conto energia
Allo scopo di promuovere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, l'Italia seguendo gli orientamenti europei, ha adottato già dal 2005 il meccanismo dell'incentivazione per il fotovoltaico, dal nome "Conto Energia".
Con questo sistema, ogni soggetto che possiede un impianto fotovoltaico, sia essa persona fisica o sogetto pubblico, può da una parte consumare l'energia prodotta per uso proprio e dall'altra immettere nella rete nazionale il surplus generato ad una tariffa incentivante. Con il Conto Energia dunque la remunerazione è legata non ad un finanziamento tout court, bensì ad una remunerazione legata alla produzione effettiva di energia per un periodo di tempo molto lungo di 20 anni, che, cosa molto importante, presenta il vantaggio di ripagare l'investimento fatto dal soggetto.
L'accesso alle tariffe incentivanti è stato diversificato nel corso degli anni, come pure diverse sono state le norme che si sono succedute nel tempo sull'iter burocratico da seguire, e su molteplici aspetti normativi eburocratici sulla realizzazione degli impianti.
L'organo vigilante ed attuatore del sistema d'incentivazione è stato individuato nel GSE (Gestore del Sistema Elettrico), società partecipata interamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze che opera per la promozione dello sviluppo sostenibile. Oggi le sue funzioni sono quelli di erogatore degli incentivi alla produzione di energia da impiani fotovoltaici gesteno direttamente il sistema dello "scambio ul posto" ed è responsabile del riconosimento degli impianti di cogenerazione ossia di quegli impianti he generano due forme di energia (ad esempio una elettrica e l'altra termica) a partire da una stessa fonte. Il GSE è dunque il punto di riferimento per tutti coloro che utilizzano o hanno un impianto alimentato da fonti rinnovabili.
L'iter burocratico per l'accesso agli incentivi può essere così brevemente descritto.
Per prima cosa si inoltra al gestore della rete (colui che localmente distribuisce l'energia elettrica) il progetto preliminare richiedendo la connessione alla rete, indicando nella domanda se si vuole usare il servizio di scambio sul posto attravers il quale l'energia prodotta dall'impianto e non assorbita dall'utente viene immessa nella rete e misurata da apposito contatore per consentire alla fine dell'anno il conguaglio tra l'energia assobita e l'energia immessa, mediante il meccaismo di rimborsi e, in secondo momento, a impianto ultimato si trasmette al gestore la comunicazione di fine lavori; entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio dell'impianto si deve inoltrare al GSE la richiesta di concessione della tariffa e la documentazione finale di entrata in esercizio e questi, decorsi 60 giorni dalla data di ricevimento della richiesta di accesso, comunica al titolare dell'impianto la tariffa riconosciuta.
Il sistema riconosciuto dal Conto Energia è incentivante anche se il titolare deve comunque affrontare in fase di installazione dell'impianto un investimento non indifferente. Tale investimento verrà sicuramente ripagato nel tempo in funzione dell'energia effettivamente prodotta.
Il costo annuo di manutenzione degli impianti è piuttosto ridotto dato che solitamente negli impianti, non ci sono parti meccaniche in movimento ed anche i costi annui di assicurazione sono stimabili in circa lo 0,4% del costo dell'impianto.
Gli impianti possono essere finanziati tramite finanziamenti bancari o locazioni finanziarie. I ricavi sono pertanto strettamente legati alla produzione di energia per cui è importante progettarel'impianto fotovoltaico per fare in modo che esso renda il massimo. I ricavi sono inoltre legati al tempo di ritorno: con questa espressione si intende il tempo di ammortamento del costo dell'impianto. Questo, può variare da 10 a 13 anni a seconda del luogo dell'installazione . In Sicilia il tempo di ritorno di un impianto fotovoltaico è mediamente di 10 anni..