il fotovoltaico come energia rinnovabile.

Il tema sulle energie rinnovabili ha avuto negli ultimi decenni una importanza rilevante.
L'uso massiccio ed indiscriminato di fonti fossili quali petrolio, carbone e gas per la produzione di energia elettrica, è stata ed è oggi, più che in passato, fonte di preoccupazione per lo stato di salute del nostro pianeta.
I combustibili fossili, generando energia attraverso la combustione, hanno prodotto una quantità enorme di gas inquinanti, dannosi per l'ambiente e per l'uomo stesso. L'anidride carbonica sprigionata ed immessa nell'atmosfera ha causato infatti il ben noto "effetto serra".
L'inquinamento prodotto, ha imposto agli Stati una nuova visione delle politiche di sviluppo in senso eco/compatibile oltre ad aver creato una nuova mentalità volta allo sviluppo e uso di nuove risorse per la produzione di energia elettrica.
Le nuove necessità hanno dato vita ad una mentalità aperta volta a : "diffondere consapevolezza e attenzione verso l'ambiente". Questo principio è alla base del Protocollo di Kyoto, attualmente punto di riferimento normativo per gli Stati.
Entrato in vigore il 16 Febbraio 2005, il Trattato, sottoscritto da 141 Nazioni, fornisce indicazioni ed obblighi per i Paesi aderenti, per la riduzione delle emisioni derivanti dalle attività umane globali del 5% entro il 2008-2012, rispetto ai livelli registrati nel 1990.
Il protocollo, prevede soluzioni differenziate da Paese a Paese.
All'interno dell'Unione Europea, che si è prefissa un obiettivo di riduzione di CO2 dell'8%, l'Italia ha assunto un impegno di riduzione del 6,5% delle emissioni.
I punti salienti del Trattato possono essere così riassunti:

1)obbligo di riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 5% tra il periodo 2008/2012 per alcuni paesi, fra i quali anche l'Italia.
2)Lo sviluppo di iniziative volte alla creazione di strumenti e politiche reali per ridurre le emissioni di CO2, anche attraverso investimenti che favoriscano lo sviluppo sistenibile di Paesi non ancora industrializzati.
3)Obbligo per ogni Paese industrializzato di fare una stima delle emisisoni gassose.
4)Incentivo delle energie rinnovabili
5)Istituzione di un sistema mirato a disincentivare i prodotti inquinanti, attraverso l'istituzione di eco-tasse e agevolazioni per le imprese che adottano atteggiamenti eco/compatibili
6)Sistema di sanzioni per i Paesi che non raggiungeranno gli obiettivi prefisssati.

Puntare alle energie rinnovabili pertanto non è solo un atteggiamento giusto ma obbligatorio.
Il Protocollo di Kyoto, prende in considerazione una quantita di benefici secondari risultanti dal raggiungimento degli obiettivi, quali l'accesso ai mercati emergenti, l'opportunità di essere leader nel campo delle tecnologie rinnovabili e di guidare le tendenze di produzione, nonchè la possibilità di raggiungere guadagni significativi. I benefici, stimati in miliardi di dollari, derivanti dalla riduzione dell'inquinamnto dell'aria e dal minor impatto, dalla riduzione della domanda di energia e da rifornimenti diversificati, nonchè l'eliminazione dei costi associati ai danni causati dall'inquinamento, hanno portato al trionfo delle politiche statali attente al tema ambientale.
Le energie rinnovabili si sono dunque conquistate man mano un ruolo sempre più importante in quanto l'unica alternativa attualmente possibile, in tema energetico.
Fra le varie fonti di energia rinnovabili il fotovoltaico ha avuto maggiore applicazione ed interesse.
Il termine "fotovoltaico" deriva dall'unione di due parole "photo" dal greco phos (luce) e "Volt" che prende le sue radici da Alessandro Volta, il primo a studiare il fenomeno elettrico.Il termine significa letteralmente " elettricità dalla luce". L'energia elettrica viene prodotta mediante la converisone diretta della luce del sole, senza combustibili. Sebbene la tecnologia fotovoltaica abbia conosciuto negli ultimi anni un eccezionale sviluppo, essa tuttavia non è sufficiente a coprire il 100% della produzione di energia elettrica alternativa, in quanto la fonte non è alimentta 24 ore su 24, ma può certamente dar un notevole contributo.
Sviluppatasi negli anni '50, per far fronte alla necessità di produrre energia affidabile ed inesauribile per le missioni spaziali, i primi moduli sono stati sviluppati con varia tecnologia.
Attualmente, l'energia fotovoltaica è prodotta con tecnologie basata sul Silicio Cristallino (cSi) ad elevata purezza. Il rincipio fisico sul quale si basa la tecnologia fotovoltaica, è quello della concentrazione della luce solare verso piccole celle. Il calore che si sviluppa nelle celle genera energia. Ogni cella è tenuta insieme alle altre da un generatore fotovoltaico che produce corrente continua. Per utilizzare ed immettere nella rete l'energia elettrica prodotta, occorre trasformarla in corrente alternata, con caratteristiche di ampiezza e frequenza adatte alla rete. Per fare questo, esistono i famosi inverter, dispositivi elettronici in grado di trasformare la corrente continua prodotta dai pannelli in corrente alternata utilizzabile nell rete.
L’inverter, quindi, è un componente molto importante per l’efficienza, la produttività e l’affidabilità dell’impianto fotovoltaico.
In particolare, l’inverter svolge le seguenti mansioni:
• adatta la corrente e la tensione del generatore a quella della rete;
• controlla e gestisce l’intero sistema;
• protegge contro guasti, sovratensioni e sovraccarichi.

Da quanto detto fin'ora e per le caratteristiche stesse degli impianti fotovoltaici, considerando che il tempo di vita dell'impianto fotovoltaico deve essere decennale, è di fondamentale importanza la qualità dei materiali utilizzati per la fabbricazione.
Inoltre, viste le caratteristiche degli impianti, è importante notare come l'uso del fotovoltaico sia particolarmente adatto nelle zone maggiormente soleggiate come il Sud d'Italia, nel quale la tecnologia ha avuto ottimi sviluppi, anche in campo agricolo.
Installare un impianto fotovoltaico è dunque una scelta responsabile, che rispetta l'ambiente e contribuisce a ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali esauribili; riduce le emissioni dei gas responsabili dell'effetto serra e dell'inquinamento atmosferico.